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Ora anche i cittadini possono registrare il proprio Domicilio Digitale. Tutte le novità

Data: 07 Giugno 2023
Tempo di lettura: 4 min

I Cittadini potranno ricevere le comunicazioni della Pubblica Amministrazione nella propria PEC

C'è una grande novità in tema di digitalizzazione, che semplificherà notevolmente i rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione. È stata infatti estesa anche ai privati la possibilità di registrare il proprio domicilio digitale - identificato con un indirizzo di posta PEC - nel quale ricevere tutte le comunicazioni ufficiali da parte della Pubblica Amministrazione (ad esempio rimborsi fiscali, detrazioni d'imposta etc.).

Come dichiarato da Alessio Butti, Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica, "Si tratta di un progresso importante. Attraverso il domicilio digitale, infatti, cittadini, professionisti e aziende potranno beneficiare di un canale semplice e immediato per ricevere le comunicazioni ufficiali da parte della Pa, con un risparmio significativo di tempi e costi".

La notizia arriva a seguito della pubblicazione dell'INAD (Indice Nazionale dei Domicili Digitali), assieme alla Piattaforma Notifiche, tramite cui è possibile per tutti i cittadini eleggere sin da subito il proprio domicilio digitale.

Dal 6 luglio 2023 il domicilio digitale eletto sarà attivo e potrà essere consultato da chiunque, ma di questo parleremo tra un attimo. Adesso facciamo un piccolo passo indietro: chi può registrare il proprio domicilio digitale e quali sono i vantaggi?

Domicilio Digitale: chi può registrarlo e per chi è obbligatorio

L'elezione del domicilio digitale è obbligatoria per professionisti iscritti a Ordini e Collegi e imprese: questi sono tenuti a darne comunicazione, rispettivamente, all’Ordine o Collegio di appartenenza e al Registro delle imprese, altrimenti si rischia di incorrere in pesanti sanzioni.

Sia i professionisti sia le imprese vengono registrati automaticamente nell’elenco INI-PEC.

Ci sono poi altri tre soggetti che possono entrare nell'elenco dei domicili digitali, a patto però che si registrino preventivamente all’INAD. Si tratta di:

  • persone fisiche, che abbiano compiuto almeno diciotto anni
  • professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della legge n. 4/2013
  • enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’INI-PEC

Domicilio Digitale: vantaggi

Sono tanti i vantaggi connessi all'elezione del domicilio digitale sia per i cittadini, sia per i professionisti e le imprese. Elenchiamo qui quelli principali:

  • risparmio di tempo: dopo che l’utente avrà registrato il proprio domicilio digitale sulla piattaforma le notifiche arriveranno in tempo reale direttamente sul proprio dispositivo e non si dovranno più perdere ore in fila agli sportelli per l'invio della raccomandata
  • riduzione dei costi: la raccomandata viene sostituita dalla PEC e non bisognerà più pagare per ogni singolo invio 
  • certezza di invio nei tempi stabiliti: la spedizione è immediata e non ci sarà più il rischio di ritardi che possano invalidare alcuni atti (ad esempio nel caso delle multe la ricezione dell'avviso entro la scadenza è fondamentale per non dover pagare la mora)
  • conservazione sicura delle pratiche: con il sistema digitale i documenti rimangono salvati, sono facilmente reperibili e in più non occupano spazio fisico, a differenza di quanto avviene con il cartaceo
  • pieno valore legale delle comunicazioni: ogni messaggio inviato via PEC include la ricevuta di invio o ricezione, per cui ha la stessa valenza legale di una raccomandata A/R ed è opponibile a terzi
  • sostenibilità ambientale: la carta viene eliminata del tutto e si opta quindi per una scelta più green

Domicilio Digitale: come eleggerlo

Per eleggere il proprio Domicilio Digitale è necessario innanzitutto essere in possesso di una PEC. L’attivazione della PEC è un'operazione semplice e veloce che puoi effettuare su Domiciliodigitale.com, in pochi minuti e con il vantaggio di poter personalizzare il nome della casella. Il portale offre due opzioni:

Una volta attivata la PEC, per poter eleggere il proprio domicilio digitale bisogna accedere a Domiciliodigitale.gov.it e registrarsi al servizio tramite identità digitale SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Infine, dopo la registrazione, il sistema chiederà di inserire il proprio indirizzo PEC da eleggere come domicilio digitale.

Domicilio Digitale: quando sarà possibile consultarlo e altre novità dal 6 luglio

Una data da tenere a mente è quella del 6 luglio 2023, giorno a partire dal quale le Pubbliche Amministrazioni potranno utilizzare il domicilio digitale, se presente nell’elenco, per tutte le comunicazioni con valenza legale. Sempre a partire dal 6 luglio chiunque potrà consultare liberamente il domicilio digitale dall’area pubblica del sito, senza doversi autenticare, ma semplicemente inserendo il codice fiscale della persona della quale si vuole avere questa informazione.

Inoltre, dalla stessa data le Pubbliche Amministrazioni, i gestori di pubblico servizio e i soggetti privati aventi diritto potranno consultare INAD in modalità applicativa, tramite apposite interfacce dedicate rese accessibili attraverso la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) e già disponibili in ambiente di test.

Ultima cosa da tenere a mente: dal 6 luglio anche i professionisti non iscritti in albi ed elenchi ed enti di diritto privato non presenti in INI-PEC potranno eleggere il proprio domicilio digitale.

A proposito dei professionisti, è importante dire che il Codice dell’Amministrazione Digitale prevede che il domicilio digitale degli iscritti in INI-PEC (l’indice nazionale degli Indirizzi PEC delle imprese e dei professionisti) venga importato automaticamente su INAD in qualità di persona fisica. Sarà poi sempre possibile modificarlo e indicare quindi un altro indirizzo PEC.

Ora anche i cittadini possono registrare il proprio Domicilio Digitale. Tutte le novità

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